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Territorio, qualità, sicurezza

I principi con cui la Boni P&O seleziona i formaggi sono sempre gli stessi.

Prima di tutto il territorio.
Anche i prodotti coi processi più definiti non sono mai del tutto uguali: molti dettagli cambiano in rapporto ai mangimi che vengono dati agli animali, alla stagione, ai luoghi di stagionatura e alle piccole varianti di lavorazione dei casari.

Ovviamente ci sono casari più bravi di altri e caseifici più organizzati che danno garanzie di costanza e sicurezza: Boni conosce da decenni le strutture migliori delle province di Parma (per il Parmigiano Reggiano) e delle zone più vocate per ogni altro formaggio.

La scelta delle forme viene fatta spesso tra i prodotti dei caseifici più affidabili ma il confronto con altri produttori è costante.

Dal momento in cui il prodotto ha finito il suo ciclo produttivo entra in campo la capacità di Boni di selezionare e stagionare. Anche nei caseifici migliori non tutte le forme sono perfette, per questo la Boni fa una scelta e e avvia alla stagionatura stabilendo per ognuna la durata più adatta.

La valutazione delle forme avviene attraverso la martellatura e i test periodici per avere la certezza della qualità. O almeno quasi, dato che il formaggio è un prodotto naturale e le variabili non sono mai del tutto prevedibili.

  • Parmigiano Reggiano

    Parmigiano Reggiano

    Da oltre 8 secoli il Parmigiano si fa allo stesso modo: latte scremato della sera e latte intero del mattino vengono lavorati rapidamente ma con tempi e cadenze precisissime, con un’attezione straordinaria a temperature, rottura della cagliata e fasciatura delle forme.
  • Grana Padano

    Grana Padano

    Profumi e sapori sono costanti, le differenze variano per la durata della stagionatura: più morbidità e docezza tra i 10 e i 19 mesi, più forza, piccantezza e profumi di paglia oltre i 20 mesi.